Una trentenne trapiantata a Milano, ama la fotografia digitale artigianale e creativa, la buona musica e la danza. Scrive di vita notturna, fenomeni culturali urbani e metropolitani. Scrive anche altre cose ma indubbiamente meno appealing e svagate.

Wednesday, September 03, 2008

Namaskaar India

Oramai siamo allo sgocciolare del tempo indiano, con la fine del monsone, pure io levo le tende.
Per pigrizia meditativa non ho aggiornato molto il blogghino, ultimamanete.
Le giornate a Rishikesh sono volate e trascorse fluidamente tra maestri, guru, apologeti, visionari e quant'altro di yogities e meditazioni. L'obbiettivo era sperimentare, e cosi e' stato.
Osho method, attraverso la tecnica della risata (per 30 minuti c'e' un sottofondo assordante di gente che ride e cosi tu stai li e inizi a ridere e vai avanti per mezz'ora. cosi iniziamo, in questa bella saletta in cima a un cottage con finestre aperte. e dopo poco vedi che la gente che sta a fare colazione nel ristornate dirimpetto sta in piedi a fiassarci - e gente arriva alla porta per vedere se va tutto bene.... e io e le altre americane capitate li ci guardiamo con le lacrime agli occhi, non si sa se per le risate prodotte dalle risate o dall'imbarazzo generalizzato.
Poi il maestro Rudra, che e' un'autorita' per la diffusioen di Iyengar Yoga. Allora chiamo il girno prima e n ncapisco un cazzo al telefono, ci metto 10 minuti per mettermi d'accordo che allora vado alla lezione delle 7 di mattina - sapete quanto la cosa mi costi....sveglia alle 6... vabbeh.
Poi lui e' un elemento che per piu di due ore parla, chiama a raccolta i discepoli, urla, schiafefggia, ti fa stare 15 minuti appeso a testa in giu....ma soprattutto nessuno, nemmeno gli indiani, capiscono un'emerita cipa di quello che dice - pare sia per la sua pronuncia del sud o per qualche dislessia congenita...cmq io capisco una parola ogni 40.
poi provo l'hata Yienagr di Surandar il Sik buono.
Poi uno che mi fa sbregare che poi alla fine e' tutto un "and now....compliiiiiiitili relax.....toooootallliiii relax".
Poi ci sono le sessioni di meditazione tra ohhhhm e visualizzazioni circolari.

La cosa piu vivida e forte e' stata l'Aarti e la Pooja, cioe' un rito-celebrazione che avviebne ogni sera al tramonto sulle sponde del gange dove i pellegrini cantano e soprattutto hanno questo rito con il fuoco. La sera che sono andata io per la prima volta ero con un francese con cui siamo arrivati presto e ci siamo seduti in una posizione perfetta, sui gradini di marmo, di fronte alla statua bianca di shiva che medita sul gange. Poi e' iniziato a pioveere a intermittenza, quindi ci si spostava di continuo - la gente era numericamente di meno (tipo boh 200 300 persone normalmente) ma per la pioggia ervamo tutti compattati nella parte coperta. li prima ho trovato la protezione di alcune sciure con cui sono stata le per canzoni iniziali e poi per la troppa pioggia degli indiani mi hanno issata su una sorta di peidistallo su ui c'erano gli speakers, le mega casse. sara' anche per questo che ho vissuto tutto con un'intensita' amplificata....e poi ero a dir poco sbarellata.
dalla mia pole position ero dentro il tutto ma vedevo tutto perfettamente. cosi i bambini che suonano gli strumenti e poi la donna e poi i chanti, con i cori, e poi portano dei piatti dorati e accendono il fuoco dentro questi piatti (con delle sorta di diavoline). e la gente prende con le mani il piatto e lo fanno girare con movimenti ciroclari, poi metti le mani sopra il fuoco e poi ti benedici, poi metti dei cestini di folgia con dentro fiori e uan candela lungo in gange (il mio si e' capottato perche' andava in direzione opposta...nn si capiva perche'), poi passa una sorta di candelabro tutto acceso e tutti che lo vogliono prendere e muovere a suon di canti e movimenbti circolari. tutti sono entusiaisti, perche; vengono da lontano per questo, sono pellegrini, emozionatissimi, e la cerimonia implica un coinvolgimento emotivo e ultizza una serie di simbolgie ed elementi - acqua fuoco suono musica profumi visioni suggestini - che portano a un'enfasi e sollecitazione collettiva pazzesca.
la prima pooja non si scorda mai....immagino.
nel mentre, i momenti migliori di relax mi vedono a cazzeggiare sulle spiaggette del gange e a immergermi (la corrente e' incredibile e poi dove tre minuti arrivano i poliziotti che ti dicono che non si puo' e dopo ti attaccano la pezza facendoti sedere all'ombra di un qualche albero).
A malincuore lascio Rishikesk per passare per Haridwar - sempre pooja - e tornare a Delhi da cui poi vado ad Agra per visitare il taj Mahal (quel palazzo edificio tomba bianco che sembra un prodotto dell'antica gelateria del corso, che costa un casino di soldi entrarci e rischi l'aggressione continua dei malefici indiani procacciatori di.
per fortuna la cosa e' indolore grazie alla strategia di rimanere chiusa li dentro per poi rifugisarmi in un giardino ristornate con una famiglai srilankese e tornare in treno creando questa famiglia temporane con il mio scompartimento di indiani e israeliani (tutta la discussione verte su mangiare carne, le mucche sacre, ma se le mucche sono sacre, perche' bevono il latte e mangiano il formaggio, e' meglio non mangiarle o frustarle per farle camminare? etc etc).
La sera mi sparo il mio credo ultimo cinemino hindi - durano tutti alemnto 3/4 ore....tra balli e romnaticherie ma sono una figata. Quello di ieri (poi cerco il titolo) parlava di un tipo figo che prima ha una storia con una che conosce in svizzera (p[er gli indiani evidentemente e' un posto esotico...), lei si innamora ma lui la molla. poi con un'altra, con cui deve sposarsi ma lui la molla all'uiltimo. poi becca una tassista che pero' non se lo fila, cosi lui si innamora ma lei non lo vuole sposare. cosi lui poi si sente in colpa per come aveva trattato le altre, allora torna dalle ex e cerca di scusarsi. e alla fine si sposa ovviamente con la tassista che nel rfattempo gli aveva scritto una lettera al giorno che pero' lui non aveva mai letto perche' era andato a capri a fare da servo alla seconda che aveva mollato (che nel rfattempo era diventa una celebrity e per perdonrarlo lo faceva lavorare come uno sciavetto).
vabbeh, nsomma. tutto il mondo e' paese.
poi stasera prendo il mio voletto per tornare in italia e da li con calma, foto e maggiori racconti....
ohm namashivay

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