Una trentenne trapiantata a Milano, ama la fotografia digitale artigianale e creativa, la buona musica e la danza. Scrive di vita notturna, fenomeni culturali urbani e metropolitani. Scrive anche altre cose ma indubbiamente meno appealing e svagate.

Thursday, August 21, 2008

Sarandat

Namaste
per fortuna le giornate a Varanasi hanno preso una piega migliore, anzi.
dopo la visione del burning ghat, dove assisti alla creamzione dei corpi (non cremano solo i bambini, i santi, le donne incinte e quelli morsicati dal coobra...i santi vengono gettati dentro le folgie di banano nel gange mentre i corpi bruciati - con tanto di bastonature su cranio e bacino - vengono poi sparsi nel fiume). ogni giorno circa 300 funerali (ma ci sono anche i forni elttrici), e le persone che ti chiedono offerte per comprare la legna per farsi il falo'.....insomma... non e' proprio un grande spettaocolo quello che vedo dalla terrazzina del alberghetto che tende al fetido ma con vista dove mi trovo...
Dopo le tipiche rotture di maroni dei tipi appiccicosi e spillasoldi del posto con i quali ovviamente ci sta dentro pure la gitarella in barca lungo il gange con i ragazzini barcaioli che avevano le loro per remare contro una corrente pazzesca e nel mentre sorseggiavano l'acqua del Ganga River.... queste cose di varanasi - l'aspetto ti fotto - sono per lo meno irritanti.
quindi trovo rifugio in alcuni centri yoga non proprio entusiasmanti o imbarazzanti quando il presunto maestro e' meno capace di me.... fino a che trovo Raj, un maestro illuminante che sembra uscito dal signore degli anelli. la svolta avviene e la citta' assume un'altro aspetto.
poi due giorni a Sarandat, il sobbprgo sacro per i buddisti che e' un'oasi a 10 km dall'inferno varanaso.
li sto a casa del Dr Jan che e' un geografo che da un po' di anni ha un progetto scolastico con i bambini dei villaggi attorno.
cosi vado con jennifer l'educattrice francese per due gg per le scuole e i villaggi e cosi si improvvisano lezioni di inglese e poi a casa una goduria con il nonno sordo con cui ci sbreghiamo dal ridere perche' non capisce un cavolo ma e' troppo carino!
tra gli altri, intercettop questo personaggio Jim, psichiatra gallese che le figlie di Jan nn capiscono un cazzo di quello che dice perche' ha un accento assurdo e che a forza di lavorare con i matti un po' ci ha lasciato qualche neuronee' da un anno che medita e basta....e adesso sente la necessita' di fare qualcosa, tipo giardinaggio. Intrigante nel suo deliro.
poi il ritorno a Vanarasi con altri insegnamenti di Raj e finlamente dopo la pioggia torrenziale di due giorni fa (che da anni non era cosi forte....una cosa che la mattina pezzi ci case a terra, almeno un po' della merda di vacca ripulita etc) si torna alla semi-normalita'.

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