Clandestini in vacanza
So che può sembrare inverosimile, e quasi preferirei fosse una totale fantasia delirante. Purtoppo però è vero.
Prima la Sabi mi precede a Rovino, e io la raggiungo. Iniziamo a pregustarci i giorni a seguire, tra bagni, pascetti (nel mare e nel piatto), aperitivi di fronte al tramonto, gite in bici lungo la costa.
Poi Angelo doveva raggiungerci. Cosi inizia la serie di fatalità. Riceviamo in spiaggia un suo sms “angelo ha dimenticato tutto, proprio tutto! Sono al confine e non ho i documenti. Che fare?”. Cosi inizia un ping pong di SMS in cui noi iniziamo a snocciolare suggerimenti (invita qualcuno da Padova a raggiungerti per il wend (nessuno è interessato a venire), fatti fare un fax (non vale per entrare in Croazia), hai scannerizzato il tuo passaporto l’anno scorso, ricordi? (idem, non vale), usa la patente (non è possibile, è rimasta anche quella a Padova e ho l’assicurazione della macchina scaduta da una settimana), chiama un DHL (non recapita nel wend), fatti portare il passaporto in stazione per darlo in mano al capotreno o al primo che capita (e se lo regalo a uno spacciatore?)….torna indietro (altre 3+3 ore…no grazie)…?”.
Tutte queste soluzioni per un motivo o per un altro sono risultate impraticabili (oltre al fatto che per due volte lui tenta di sfondare il blocco e ormai lo conoscono al confine…). Cosi, che fare? Il dilemma dell’amicizia di fronte alla cartolina di mare e pescetto e aperitivo al tramonto. Cavolo….Allora iniziamo anche con “se io fossi al posto suo…”. Anche se questa strategia non ci convince poi molto.
Insomma, alla fine cediamo all’amicizia e ci dirigiamo verso Pirano e Porto Rose ritrovando il nostro amico clandestino, illegale, non autorizzato, diasssicurato…sereno e sorridente!
Il pensiero che l’India tra poco ci aspetti….mi fa temere qualcosa….
Prima la Sabi mi precede a Rovino, e io la raggiungo. Iniziamo a pregustarci i giorni a seguire, tra bagni, pascetti (nel mare e nel piatto), aperitivi di fronte al tramonto, gite in bici lungo la costa.
Poi Angelo doveva raggiungerci. Cosi inizia la serie di fatalità. Riceviamo in spiaggia un suo sms “angelo ha dimenticato tutto, proprio tutto! Sono al confine e non ho i documenti. Che fare?”. Cosi inizia un ping pong di SMS in cui noi iniziamo a snocciolare suggerimenti (invita qualcuno da Padova a raggiungerti per il wend (nessuno è interessato a venire), fatti fare un fax (non vale per entrare in Croazia), hai scannerizzato il tuo passaporto l’anno scorso, ricordi? (idem, non vale), usa la patente (non è possibile, è rimasta anche quella a Padova e ho l’assicurazione della macchina scaduta da una settimana), chiama un DHL (non recapita nel wend), fatti portare il passaporto in stazione per darlo in mano al capotreno o al primo che capita (e se lo regalo a uno spacciatore?)….torna indietro (altre 3+3 ore…no grazie)…?”.
Tutte queste soluzioni per un motivo o per un altro sono risultate impraticabili (oltre al fatto che per due volte lui tenta di sfondare il blocco e ormai lo conoscono al confine…). Cosi, che fare? Il dilemma dell’amicizia di fronte alla cartolina di mare e pescetto e aperitivo al tramonto. Cavolo….Allora iniziamo anche con “se io fossi al posto suo…”. Anche se questa strategia non ci convince poi molto.
Insomma, alla fine cediamo all’amicizia e ci dirigiamo verso Pirano e Porto Rose ritrovando il nostro amico clandestino, illegale, non autorizzato, diasssicurato…sereno e sorridente!
Il pensiero che l’India tra poco ci aspetti….mi fa temere qualcosa….
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