ode a massimo
Ed ecco che, dopo Giulio (vedi qualche post it di quest'inverno) un altro uomo è stato ammesso nell'olimpo dei prescelti. si tratta di un raro e sano esemplare di homus capillatus che si riconosce dal manto particolarmente folto e lucente, criniera che nasconde tratti principeschi, zingareschi qb.
Caratteristica è la perfetta immobilità ieratica del mantello peloso - copricapo e sottocapo - che tende però a sottolineare una vis irruenta à la sturm und drang, oltre che una natura felina che - archeticamente e antropologicamente - rimanda all'uomo predatore.
Il "Cacciatore", infatti, grazie al suo caput capillatus, cattura le sue prede che rimangono cosi invischiate, intrappolate e irretite entro la fitta coltre tanto da non potersene più liberare.
Volevo poi brevemente annotare che, avendo incontrato Massimo ad un recente convegno veneziano, la nostra storia sta evolvendo a grandi passi - grazie alla nostra completa comprensione telepatica. Lui poi è anche ventriloco, per cui parlando di immigrazione, in realtà mi voleva chiedere "che ne dici di una bella vacanzina in gommone? io ho anche le pinne per fare snorkelling, ma partiamo a fine giugno che costa meno". Poi, negandosi sindaco sceriffo, mi voleva domandare "ho visto su MTV quel video di Madonna "tell me" in cui lei canta e balla musica country. Secondo te, una camicia a quadrettoni azzura, stile bye bye miss american pie, mi sta bene? non mi fa troppo shabby? e degli stivaloni da square dance?".
Massimo è in realtà una persona che ha bisogno di rassicurazioni continue. Sotto quel ciuffettone a trottola si nasconde un animo dolce e intimorito come una galatina. E si sa, dietro a un grande ciuffo, si nasconde sempre una forte lacca e una piastra che non brucia.
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