Meniscopatia...è l'unica via....
Come si rompono i menischi?
I menischi si fratturano solitamente per traumi di tipo distorsivo. Una violenta rotazione del femore sulla tibia (che è vincolata a terra) a ginocchio semiflesso è il meccanismo traumatico più comune. In questo caso la rima di frattura è netta e può essere descritta in base alla sua localizzazione (corno anteriore, corpo, corno posteriore) e al suo decorso:
Mentre le rime radiali sono sostanzialmente benigne, quelle longitudinali e quelle a flap, se sufficientemente estese, possono provocare la lussazione della porzione peduncolata di menisco. Questo si traduce, sul piano clinico, nel blocco dell'articolazione. Il rischio di lussazione è massimo in presenza di una lunga lesione longitudinale, che stacca un'ansa meniscale che, per la sua forma, viene detta "manico di secchio".
A volte il menisco non si frattura, ma si "sfrangia" in conseguenza dell'usura. Questa condizione, correttamente definita meniscopatia degenerativa, non è una rottura meniscale propriamente detta, ma una sorta di "anticamera" dell'artrosi. Il più delle volte in questi casi il paziente nemmeno ricorda un evento traumatico.
Chi è più colpito?
La rottura meniscale, essendo un tipico infortunio sportivo (calcio, sci...) , interessa prevalentemente giovani e giovani-adulti attivi, specialmente se praticanti sport di contatto.
Al contrario la meniscopatia degenerativa è una patologia tipica dell'età adulta e senile.
Sia per cause traumatiche, sia per cause degenerative, il menisco più spesso interessato è quello mediale: nel primo caso, perchè è quello più vincolato, e quindi meno capace di adattarsi a sollecitazioni improvvise; nel secondo caso, perchè è quello sottoposto a maggior carico.
Come si manifesta?
In acuto la rottura di un menisco si presenta di solito con dolore, impotenza funzionale e un versamento (gonfiore) che cresce nell'arco di alcune ore. Se la frattura ha dislocato una porzione di menisco che ostacola il movimento, il ginocchio può sviluppare un blocco articolare, che, se non si risolve spontaneamente entro qualche ora, richiede un trattamento chirurgico urgente. In assenza di frammenti lussati e dunque di blocchi meniscali, i disturbi vanno gradualmente scemando entro 2-3 settimane, ma vengono solitamente risvegliati quando la porzione lesionata del menisco viene sollecitata (es. la flessione massima provoca dolore in presenza di una lesione del corno posteriore del menisco mediale).
La meniscopatia degenerativa, al contrario, comporta di solito una sintomatologia subdola, con dolore dopo affaticamento e in massima flessione. Raramente si osserva un versamento significativo. Spesso i disturbi ricalcano quelli di una gonartrosi incipiente.
2 Comments:
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