Una trentenne trapiantata a Milano, ama la fotografia digitale artigianale e creativa, la buona musica e la danza. Scrive di vita notturna, fenomeni culturali urbani e metropolitani. Scrive anche altre cose ma indubbiamente meno appealing e svagate.

Wednesday, December 09, 2009

parole polaccche

Nulla due volte accade
né accadrà. Per tal ragione
nasciamo senza esperienza,
moriamo senza assuefazione.

Anche gli alunni più ottusi
della scuola del pianeta
di ripeter non è dato
le stagioni del passato.

Non c'è giorno che ritorni,
non due notti uguali uguali,
né due baci somiglianti
né due sguardi tale e quali.

Ieri, quando il tuo nome
qualcuno ha pronumciato,
mi è parso che una rosa
sbocciasse sul selciato.

Oggi, che siamo insieme,
ho rivolto gli occhi altrove.
Una rosa. Ma com'è?
Forse è pietra, o forse fiore?

Perché tu, ora malvagia,
dài paura e incertezza?
Ci sei - perciò devi passare.
Passerai - e in cio sta la bellezza.-

Cerchiamo un'armonia,
sorridenti, fra le braccia,
anche se siamo diversi
come due gocce d'acqua.

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